Nell’appuntamento di oggi del nostro wine magazine, parliamo con Isabelle Tudor, del portale Limone.ro, una piattaforma di prodotti italiani autentici verso il mercato in Romania. Insieme, ci prendiamo un bicchiere virtuale di vino a Bucarest!
Limone. Un nome curioso per una piattaforma diretta ad appassionati di cibo italiano in Romania. Come nasce?
È un sito che nasce 5 6 anni fa ed è partito per promuovere la cucina italiana, soprattutto artigianali, ma siamo cambiati con il tempo, non avendo solo piccolissimi produttori, ma anche il vino. Dato che molti rumeni sono tornati dall’Italia alla Romania, ci siamo anche adeguati con le evoluzioni e le richieste. Inizialmente, di vino, conoscevo davvero poco! Abbiamo fatto una prima selezione di vini con un importatore, ci siamo messi a fare ricerca, allargando il nostro portafoglio, collaboriamo con il settore Ho.Re.Ca. (industria alberghiera e dei ristoranti, ndr), soprattutto a Bucarest, in modo da avere prodotti sempre interessanti da presentare in Romania. Un lavoro del genere richiede risorse e tempo, soprattutto perché è un lavoro di educazione verso il pubblico. Quando vedi i risultati, poi, è una grande soddisfazione. Aver aperto la strada fa sempre piacere.
Qui sorge un’altra domanda. Qual è il vostro rapporto con i ristoranti a Bucarest?
La mia prima passione è quella verso il cibo, per cui direi ottimo! Qui c’è un grandissimo numero di ristoranti italiani, forse più di quelli rumeni. La cucina italiana piace tanto, abbiamo molti clienti come ristoranti italiani, sia con titolari italiani che rumeni.
Invece, rispetto al vostro lavoro di apripista, che è la parte più coraggiosa di un’impresa, ci potresti dire del perché hai scelto Cincinnato?
Con Cincinnato la scelta è stata facile! Il pubblico in Romania ha immediatamente amato lo spumante metodo Charmat perché immediato, piacevole. Non solo: il racconto è tutto, come anche l’uso di un vitigno rarissimo come il Bellone. Così racconto del valore di ciò che dà un territorio e la curiosità c’è, e va educata, coltivata. Noi siamo aperti come Romania, sia verso i vini che verso la cucina. Tra l’altro, con Cincinnato abbiamo organizzato una Master Class dove è stata presente Giovanna! Un altro vantaggio di Cincinnato è la bellezza estetica delle bottiglie, molto apprezzate dal pubblico.
Quindi, possiamo dire che stanno nascendo nuove tendenze rispetto al vino in Romania?
Sta crescendo la richiesta di vino, aumenta il popolo dei sommelier, e le persone vogliono sapere ciò che bevono, dei gusti. Fino a qualche anno fa, c’era la tendenza verso vini più amabili, mentre ora è forte la crescita di vini secchi. Inoltre, enoteche e importatori permettono un aumento del ventaglio. Altra cosa interessante è la crescita stessa dei produttori rumeni, sia a livello di qualità del prodotto che degli impianti.
Quale spazio per Cincinnato?
Il fattore qualità prezzo e la qualità del vino, anche perché alla fine il vero premio lo danno i consumatori. La sorpresa è il Castore che, nonostante non sia aromatico, ha avuto un grande successo.
Quale abbinamento di vini Cincinnato ci consiglieresti con la gastronomia rumena?
Io sceglierei i rossi di Cincinnato, soprattutto perché la cucina tradizionale rumena è innanzitutto carne. Carne alla griglia o gli involtini di verza con carne macinata e condita, i sarmale, con il Polluce o con un ottimo Ercole. Riescono a bilanciare il gusto, nonché fare da spalla senza coprirli.
Grazie infinite per aver condiviso il tuo tempo e la tua esperienza! Soprattutto, complimenti per il tuo italiano perfetto.
Grazie, e a presto in Romania!